Mese: Gennaio 1942

Articolo 115 – CAPITOLO XVIII – TRATTAMENTO ECONOMICO Automatismi

Articolo 115 In via generale, con decorrenza 1.4.2001 per il personale inquadrato nelle tre aree professionali di cui alla presente parte speciale, nel corso del rapporto di lavoro e compatibilmente con la durata dello stesso, la disciplina è la seguente:A) al personale in servizio alla data del 31.3.2001 in luogo dell’avanzamento automatico di carriera in …

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Articolo 116 – CAPITOLO XIX – SVILUPPO PROFESSIONALE Sviluppo professionale

Articolo 116 Per i lavoratori appartenenti alle aree professionali lo sviluppo professionale viene perseguito in prima istanza tramite formazione di base (conoscenze generali relative al funzionamento dell’azienda, ai prodotti e servizi, alle procedure produttive e distributive; sviluppo di capacità di relazioni commerciali con la clientela).A tale fase ne seguirà una più avanzata opportunamente integrata con …

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Articolo 117 – CAPITOLO XIX – SVILUPPO PROFESSIONALE Rotazioni del personale

Articolo 117 Viene riconosciuta la opportunità di avvicendamenti del personale in mansioni equivalenti.Al fine di favorire detti avvicendamenti, le Aziende destinatarie promuoveranno, sentiti i lavoratori, programmi di rotazione del personale, secondo criteri ordinati dagli accordi integrativi.Le Federazioni locali e gli Organismi destinatari di Contratti Integrativi Aziendali esamineranno i citati programmi rispettivamente con le Organizzazioni sindacali …

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Articolo 118 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Orario settimanale

Articolo 118 La disciplina dell’orario settimanale è la seguente.Per il personale inquadrato nelle tre aree professionali, di cui alla presente parte speciale, l’orario di lavoro settimanale (di norma dal lunedì al venerdì) è fissato in 37 ore e 30 minuti. Per il personale di custodia addetto alla guardiania diurna e per i guardiani notturni l’orario …

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Articolo 119 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Orario giornaliero

Articolo 119 L’Azienda ha facoltà di fissare l’orario giornaliero di lavoro in ciascuna unità operativa o produttiva, anche per gruppi omogenei di lavoratori, secondo i seguenti nastri orari:un nastro orario standard compreso fra le ore 8.00 e le ore 17.15 per tutti i lavoratori;un nastro orario extra standard compreso fra le ore 7.00 e le …

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Articolo 120 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Adibizione a macchine

Articolo 120 Il lavoratore addetto alle macchine contabili non può essere adibito continuamente ed esclusivamente alle medesime per oltre sei ore al giorno, salvo l’obbligo di completare altrimenti il proprio orario di lavoro.Per il lavoratore addetto a comuni macchine per scrivere e per calcolo, che venga impiegato in modo esclusivo e continuativo su tali macchine, …

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Articolo 120 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Adibizione a videoterminali

Articolo 120 Con riferimento alle disposizioni del D. Lgs. 81/2008, per addetto ai videoterminali deve intendersi il lavoratore cui sia affidato in modo abituale o sistematico per 20 ore settimanali, dedotte le pause, il compito di operare su dette apparecchiature. Sono, pertanto, esclusi coloro che utilizzano i videoterminali come strumento per lo svolgimento dei compiti …

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Articolo 121 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Turni

Articolo 121 Per turni si intendono articolazioni d’orario che iniziano o terminano fuori dell’orario extra standard.Per le attività appresso indicate l’Azienda ha facoltà di adottare le seguenti articolazioni di orario, anche in turni giornalieri a carattere continuativo:1. distribuzione nell’intero arco settimanale per 24 ore giornaliere relativamente a:a)sistemi di controllo centralizzato – a vari livelli – …

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Articolo 122 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Orario di sportello

Articolo 122 Nel corso della settimana l’orario di sportello è fissato in 40 ore disponibili per l’Azienda.Tale limite può essere superato nelle succursali operanti presso:1.centri commerciali, ipermercati e grandi magazzini;2.mercati (ortofrutticoli, ittici, etc.);3.complessi industriali;4.manifestazioni temporanee (fiere, mostre, congressi, stands);5.sportelli cambio;6.posti di confine o doganali, stazioni ferroviarie, marittime, aeree o autostradaliPresso le succursali di cui al …

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Articolo 123 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Intervallo

Articolo 123 Fatte salve le situazioni in atto il personale – tranne che nei giorni semifestivi – ha diritto ad un intervallo di 1 ora per la colazione. Tale intervallo viene attuato, salvo quanto previsto dal comma successivo, fra le ore 13.25 e le ore 14.45.La durata dell’intervallo può essere ridotta o protratta, rispettivamente, fino …

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Articolo 124 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Reperibilità

Articolo 124 L’Azienda ha facoltà di chiedere la reperibilità ad elementi appartenenti a particolari servizi (personale necessario per l’estrazione dei valori; addetti a sistemi di sicurezza; addetti a presidi di impianti tecnologici; addetti a servizi automatizzati all’utenza); in tal caso gli interessati potranno assentarsi dalla residenza solo previa segnalazione all’Azienda, con obbligo di fornire indicazioni …

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Articolo 125 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Orario multiperiodale

Articolo 125 Nei casi in cui ricorrano esigenze tecniche, organizzative o commerciali programmabili, l’Azienda ha facoltà di distribuire l’orario di lavoro, in modo da superare, in determinati periodi dell’anno, l’orario settimanale di 37 ore e 30 minuti (36 ore nei casi di distribuzione su 4 o su 6 giorni), e da prevedere prestazioni ridotte in …

Articolo 125 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Orario multiperiodale
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Articolo 126 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Prestazione lavorativa nei giorni festivi e semifestivi

Articolo 126 Fermo restando quanto previsto all’art. 51 del presente contratto, in tema di giorni festivi e semifestivi, in tali giorni l’orario di lavoro è ridotto come segue e va prestato senza intervalli: 5 ore per il personale inquadrato nella 2ª e nella 3ª area professionale; 5 ore e 30 minuti per il personale inquadrato …

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Articolo 127 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Banca delle Ore – Lavoro straordinario

Articolo 127 L’Azienda ha facoltà di chiedere prestazioni lavorative aggiuntive all’orario giornaliero normale del lavoratore nel limite massimo di due ore al giorno o di dieci ore settimanali.Con decorrenza 1.1.2008 la disciplina relativa alle prestazioni aggiuntive di cui al precedente comma è la seguente.Flessibilità. Le prestazioni aggiuntive, fino a 50 ore, rappresentano uno strumento di …

Articolo 127 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Banca delle Ore – Lavoro straordinario
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Articolo 128 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Compenso per lavoro festivo, straordinario e notturno

Articolo 128 Fermo restando quanto previsto all’art. 127 in tema di banca delle ore e di lavoro straordinario, il compenso, ove dovuto, per detto tipo di lavoro è calcolato sulla base della retribuzione oraria maggiorata delle seguenti percentuali e nelle relative ipotesi: 25% se il lavoro (non straordinario) è prestato nei giorni festivi previsti dalle …

Articolo 128 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Compenso per lavoro festivo, straordinario e notturno
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Articolo 129 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Autorizzazioni e controlli

Articolo 129 Le prestazioni di lavoro aggiuntive, quelle straordinarie, quelle festive, nonché quelle notturne devono essere autorizzate, di volta in volta, secondo le direttive del Consiglio di Amministrazione, e devono essere annotate giornalmente.Tali prestazioni devono essere richieste con adeguato preavviso, salvo il ricorso di esigenze immediate.Le Organizzazioni sindacali locali possono effettuare controlli sulle prestazioni di …

Articolo 129 – CAPITOLO XX – ORARIO DI LAVORO Autorizzazioni e controlli
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Allegato B – ELENCO DEGLI ALTRI ORGANISMI DESTINATARI DEL PRESENTE CONTRATTO
Allegato B – ELENCO DEGLI ALTRI ORGANISMI DESTINATARI DEL PRESENTE CONTRATTO

Allegato B – Federcasse – Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed Artigiane (Roma) – Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Valle d’Aosta e Liguria (Cuneo) – Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo (Milano) – Federazione Trentina della Cooperazione (Trento) – Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli …

Allegato B – ELENCO DEGLI ALTRI ORGANISMI DESTINATARI DEL PRESENTE CONTRATTO
Allegato B – ELENCO DEGLI ALTRI ORGANISMI DESTINATARI DEL PRESENTE CONTRATTO
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Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 1 – Beneficiari

Articolo 1 Hanno titolo per richiedere anticipazioni sul trattamento di fine rapporto i dipendenti che abbiano maturato almeno otto anni di servizio, presso lo stesso datore di lavoro, alla data di presentazione della domanda. Ai fini del comma precedente, sono considerati utili tutti i periodi per cui è maturata indennità di anzianità fino al 31.5.1982 …

Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 1 – Beneficiari
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Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 2 – Limiti

Articolo 2 Le richieste vanno soddisfatte, annualmente, dal 1° gennaio al 31 dicembre, nei limiti del 10 per cento degli aventi titolo e comunque del 4 per cento del numero totale dei dipendenti. Nelle Aziende che non raggiungono i 25 dipendenti, le richieste vanno soddisfatte, annualmente, come sopra, soltanto se giustificate da necessità di spese …

Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 2 – Limiti
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Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 3 – Misura

Articolo 3 Ciascuna anticipazione va limitata all’importo delle spese di cui all’art. 4; essa, comunque, non può essere superiore all’80 per cento dell’importo complessivo cui il richiedente avrebbe diritto, per indennità di anzianità e trattamento di fine rapporto, nel caso di risoluzione del contratto di lavoro alla data di presentazione della domanda. Dall’importo complessivo, anzidetto, …

Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 3 – Misura
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Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 4 – Motivi

Articolo 4 La richiesta di anticipazione deve essere giustificata dalla necessità di: a)spese sanitarie per terapie ed interventi straordinari, a beneficio del dipendente o di suoi familiari a carico, che siano riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;b)spese per acquisto o costruzione od assegnazione da cooperativa della prima casa di abitazione, per il dipendente o per i …

Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 4 – Motivi
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Allegato D – REGOLAMENTO DELLE ANTICIPAZIONI SU TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Articolo 5 – Criteri

Articolo 5 Nell’accoglimento delle richieste di anticipazione, va data priorità a quelle giustificate da necessità di spese sanitarie, se presentate per la prima volta. Nell’ambito delle richieste giustificate da necessità di spese per la casa, vanno osservati i seguenti criteri di scelta, nell’ordine: esistenza di sfratto, non per morosità, convalidato dal Pretore, a carico del …

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Articolo 5 – Criteri
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Allegato G – CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Verbale d’accordo – Punto 1

Verbale d’accordo Numero dei componenti la Rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza. Ai sensi dell’art. 18, 6° comma, del D. Lgs. 626/1994 il numero di rappresentanti per la sicurezza è così individuato: un rappresentante nelle Aziende sino a 200 dipendenti;tre rappresentanti nelle Aziende da 201 a 1000 dipendenti;sei rappresentanti in tutte le altre Aziende. Il …

Allegato G – CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Verbale d’accordo – Punto 1
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Allegato G – CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Verbale d’accordo – Punto 2

Verbale d’accordo Aziende con più di 15 dipendenti 2.1 Individuazione della rappresentanza. Il rappresentante per la sicurezza è individuato, di norma, tra i componenti le rappresentanze sindacali aziendali, laddove costituite. In caso di assenza di rappresentanze sindacali aziendali, o in presenza di un numero di rappresentanti inferiore al numero previsto, per la individuazione del rappresentante …

Allegato G – CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Verbale d’accordo – Punto 2
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Allegato G – CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Verbale d’accordo – Punto 3

Verbale d’accordo Aziende fino a 15 dipendenti. 3.1 Individuazione della rappresentanza Il rappresentante per la sicurezza è eletto direttamente dai lavoratori al loro interno secondo le modalità di cui al punto 3.2. Per la individuazione del rappresentante per la sicurezza si procede su base elettiva tra i lavoratori occupati nell’Azienda su istanza degli stessi, ovvero …

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Verbale d’accordo – Punto 3
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Allegato G – CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Verbale d’accordo – Punto 4

Verbale d’accordo Attribuzioni del rappresentante per la sicurezza. Con riferimento alle attribuzioni del rappresentante per la sicurezza, la cui disciplina legale è contenuta all’art. 19 del D. Lgs. 626/1994, le parti concordano sulle seguenti indicazioni. 4.1 Strumenti e mezzi. In applicazione dell’art. 19, 1° comma, lett. e) ed f) del D.Lgs 626/1994, il rappresentante ha …

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Verbale d’accordo – Punto 4
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Allegato H
PROFILI E CONTENUTI FORMATIVI PER L’APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE NEL CREDITO COOPERATIVO

PREMESSA Nel quadro della normativa legislativa in materia di apprendistato (Decreto 8 aprile 1998 e provvedimenti legislativi successivi) ed in relazione a quanto previsto dalla disciplina legislativa dell’apprendistato professionalizzante (art. 49 e segg. del D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276), l’art. 30 del c.c.n.l. 27.9.2005, ha disciplinato l’istituto dell’apprendistato professionalizzante. In particolare si prevede …

Allegato H
PROFILI E CONTENUTI FORMATIVI PER L’APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE NEL CREDITO COOPERATIVO
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Allegato H
FORMAZIONE – PROFILI E CONTENUTI

FORMAZIONE Nel sistema suesposto, le Aziende del credito cooperativo, anche in relazione alle previsioni del DM 20 maggio 1999 e fermo restando il raccordo con le normative regionali, articolano le attività formative in contenuti a carattere trasversale e contenuti a carattere professionalizzante, secondo quanto previsto dal sopracitato c.c.n.l. 21 dicembre 2007.La suddetta formazione formale a …

Allegato H
FORMAZIONE – PROFILI E CONTENUTI
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Allegato H
FORMAZIONE – 1 – Profilo di: ADDETTO OPERATIVO (*)

FORMAZIONE Descrizione:Svolge, nell’ambito delle strutture di presidio del mercato, le attività operative, contabili e di supporto commerciale affidategli, contribuendo ad assicurare il buon funzionamento dell’unità di appartenenza.Contribuisce a garantire la qualità del servizio al cliente, in coerenza con le direttive aziendali. Competenze trasversali – Conoscere le specificità del credito cooperativo (profili valoriali, storici, normativi, economici, …

Allegato H
FORMAZIONE – 1 – Profilo di: ADDETTO OPERATIVO (*)
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